Orchidea bionda - Ladies of the chorus

Questa commedia musicale girata nel 1948 fu la prima pellicola in cui Marilyn ottenne una parte importante. Dopo tanti ingaggi da comparsa, finalmente arrivò un ruolo da co-protagonista, insieme ad Adele Jergens.
Questa scrittura della Columbia per Marilyn fu una vera manna: il contratto con la Fox era scaduto e non era stato rinnovato e i suoi conti erano tristemente in rosso.
Il lavoro di modella non rendeva abbastanza, ma grazie alla sua "amicizia" col produttore Joe Schenk, il quale aveva convinto il suo amico Harry Cohn, capo della Columbia, ad ingaggiare la sua protetta, aveva ottenuto questa discreta scrittura, che fu veramente provvidenziale.

In quel periodo la Columbia stava cercando un'attrice da lanciare come la nuova Rita Hayworth, la loro diva di maggior successo, e imposero a Marilyn un cambio di immagine, un look più sensuale e sofisticato. I risultati furono un successo, anche se la bionda e solare Marilyn e la rossa e tenebrosa "atomica" non potevano essere più diverse.
La commedia era una classica produzione di serie B, di quelle che gli studios producevano a basso costo, riservandole ad un pubblico familiare, con trama e dialoghi semplici, atmosfera mielata, toni soft, qualche canzone e numero musicale senza molte pretese.
Marilyn però non aveva una preparazione adeguata per i numeri di canto e danza e per affrontarli si preparò con scrupolo e costanza, sotto la guida di maestri esperti, messi a disposizione dalla Columbia, tra cui Natasha Lytess, un'insegnante di recitazione, che divenne sua amica e confidente e da cui Marilyn prese lezioni, imponendola anche sul set dei film sucessivi, sino al 1954.

Il film, completamente girato negli studi, narra le vicende di Mae (Adele Jergens), tramontata diva del vaudeville, e di Peggy (Marilyn Monroe) sua figlia, ballerine di fila nello stesso spettacolo.
Mae ha molte speranze per sua figlia, sa che è molto graziosa e ha talento e che con l'occasione giusta potrebbe sfondare.
E la buona occasione arriva inaspettata, quando, a causa delle sue insopportabili intemperanze, la stella dello spettacolo viene licenziata e Peggy, grazie all'intervento della madre, riesce a soffiarle la parte, diventando in breve un'ammirata star del varietà.

Di lei s'innamora un giovanotto dell'alta borghesia (Rand Brooks, che qualcuno ricorderà nella parte di Carlo Hamilton, primo marito di Rossella O'Hara, in "Via col vento"), che tutte le sere va ad ammirarla a teatro e che, dopo un assiduo corteggiamento, le chiede di sposarlo.
La madre di lei non è però disposta a dare il suo consenso, per un'artista del varietà farsi accettare dall'alta società è difficile e umiliante e a lungo andare la situazione avrebbe diviso la giovane coppia.
Mae, infatti, in gioventù si era innamorata, ricambiata, di un ragazzo molto ricco, ma la famiglia di lui aveva ostinatamente ostacolato il loro amore, finchè era riuscita ad allontanarli per sempre, e lei si era ritrovata sola e in attesa di una bambina, che con grande fatica aveva allevato rinunciando però alla brillante carriera di soubrette. Aveva molto sofferto e non voleva che sua figlia dovesse provare lo stesso dolore.

Si fa comunque convincere ad incontrare la madre del fidanzato e rendendosi conto che l'amore del giovane è davvero tenace e sincero e che la sua famiglia non è contraria alla loro unione, dà il suo benestare e il lieto fine è assicurato.

Questa pellicola passò completamente inosservata alla critica, come accade per la maggior parte dei film a basso costo, ma lo stesso destino non venne riservato all'interpretazione della Monroe, che ricevette elogi sia dai colleghi che dal giornale che recensì il film. Nonostante tutto, però, la Columbia non le rinnovò il contratto e Marilyn si ritrovò nuovamente in cerca di lavoro.