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Il mistero della morte di Marilyn Monroe

La villa in cui viveva Marilyn negli ultimi mesi prima della sua scomparsa.
Fifth Helena Drive - indirizzo di Marilyn

In questa casa al 12305 Fifth Helena Drive - Brentwood - California, dove viveva praticamente sola, nella notte fra il 4 e il 5 agosto 1962 si è spenta, all'età di 36 anni Marilyn Monroe. Venne trovata esanime nel suo letto, completamente nuda.

Marilyn in una foto di Bert Stern scattata sei settimane prima della morte.

L'FBI ha archiviato il suo caso col termine "suicidio", per l'ingestione di una massiccia dose di Nembutal, un potente barbiturico.
Sono molti, però, a sollevare il dubbio sulla reale causa della morte e a sostenere, che in realtà la diva è stata uccisa.
A far nascere il dubbio concorrono le relazioni intime avute dall'attrice, prima con l'allora Presidente USA, John Fitzgerald Kennedy e poi, quando questi la lasciò, con suo fratello, il futuro presidente e allora Ministro della Giustizia, Bob Kennedy (entrambi morti assassinati, rispettivamente nel '63 e nel '68). Tutti e due i fratelli, però, troncarono la relazione, gettandola in uno stato di profonda depressione, perchè il rapporto illegittimo con lei nuoceva grandemente alle loro carriere in politica.

Ma Marilyn non voleva rassegnarsi a perdere Bob, lo tempestò di telefonate e cercò di ricattarlo minacciando di rivelare la loro relazione.
Si parlò, quindi, di un coinvolgimento dei servizi segreti nell'oscura morte dell'attrice, in quanto diventata "un personaggio scomodo".
Altre voci affermavano, invece, che la famiglia Kennedy era coinvolta con noti personaggi della mafia, che li appoggiavano nell'avanzamento in politica e che furono questi i mandanti dell'omicidio-Monroe, la quale intralciava i loro piani; in particolare ricorre spesso il nome di un potente boss, Sam Giancana, al quale si attribuisce perfino un flirt con Marilyn.

A confermare la tesi dell'assassinio ci sono alcune indiscrezioni, che sostengono che alcuni documenti chiave sono "spariti" dal fascicolo del caso; questi documenti riguarderebbero alcuni segni di effrazione, rilevati nella casa della diva la notte della morte, la scoperta di un'ultima telefonata fatta dalla Monroe prima di morire (forse a Bob Kennedy, forse ad un amico, l'attore Peter Lawford, comunque legato alla famiglia Kennedy per parentela, forse al suo medico) e i referti dell'autopsia.
Secondo queste indiscrezioni, i risultati delle analisi sul corpo evidenziarono che nello stomaco della vittima non erano presenti le massicce dosi di farmaco, che sarebbero dovute esserle fatali.

I fratelli John e Robert Kennedy.

Comunque al di là di tutte le voci e indiscrezioni, di cui peraltro è impossibile sondare la veridicità, Marilyn prima di morire soffriva di gravi squilibri emotivi, forti depressioni, problemi esistenziali che la minavano profondamente. Entrava ed usciva dalle cliniche psichiatriche e di disintossicazione, poichè faceva un uso irrazionale di psicofarmaci e alcool e aveva paura di invecchiare e perdere la bellezza: quindi il fatto che sia ricorsa al suicidio per liberarsi dalla sofferenza, può essere un motivo plausibile.