Il magnifico scherzo - Monkey business

"Monkey Business", "Il magnifico scherzo" nella versione italiana, brillantemente diretto da Howard Hawks, rappresenta al meglio quel genere di commedia che veniva definita "screwball comedy", un'espressione traslata dal gergo del baseball, dove screwball indica un lancio a vite (da cui il vocabolo svitato), cioè una battuta dalla traiettoria imprevedibile.
Le screwball commedies sono quindi un genere costruito per spiazzare lo spettatore con continue gag, colpi di scena, situazioni surreali o paradossali e pur riprendendo i tratti caratteristici della commedia sofisticata: toni leggeri e spensierati, il gioco degli equivoci, vena sentimentale, ritmo, ambientazione sociale medio alta, si caratterizzano per i toni farseschi, l'imprevedibilità, lo stile scanzonato e la possibilità di spaziare oltre la logica, virando verso l'irreale.
"Il magnifico scherzo" è un film spassosissimo, novanta minuti circa di divertimento e risate assicurate da una serie di gag e trovate veramente esilaranti, scandite con ritmo veloce e farsesco.

Mattatore della pellicola l'indimenticabile Cary Grant, affiancato da una spumeggiante Ginger Rogers e da una Marilyn Monroe supersexy.
Grant è Barnaba Fulton, uno svampito scienziato impegnato nella ricerca del gerovital per una importante azienda. Convinto di avere ottenuto la formula giusta, la sperimenta prima su se stesso e poi sulla moglie Edwina (la Rogers): l'elisir trasforma entrambi in due ragazzini, lui sbruffone e spericolato, lei capricciosa e scioccherella, desiderosi solo di divertirsi e folleggiare; insieme ne combineranno di tutti i colori.
Tuttavia il merito della scoperta non è del simpatico professore, ma di un vivace scimpanzè, che, scappato dalla gabbia del laboratorio, si mette a giocare con le varie provette, ne mescola i contenuti e ottiene la magica pozione, che versa poi nell'erogatore dell'acqua.

Da quel momento tutti coloro che bevono di quell'acqua, compresi i membri del consiglio di amministrazione, sperimentano gli stupefacenti effetti dell'elisir di giovinezza, ritornando allo spirito dell'adolescenza, in una sarabanda di situazioni comiche e paradossali.
Marilyn in questo film svolge una parte importante ma non da protagonista: è una segretaria tutta sex-appeal e poco cervello, assunta più per le sue doti fisiche, che per quelle professionali, peraltro piuttosto limitate, che accompagna il Dott. Fulton, disinibito dall'elisir, a folleggiare per la città con sfrenate corse in spider, scivolate coi pattini sul ghiaccio e giochi in piscina.
Indimenticabile all'inizio del film, la scena in cui Marilyn mostra allo svampito professore le gambe inguainate nelle setose e ultaresistenti calze da lui inventate, per illustrargli quanto siano belle oltre che indistruttibili.