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A qualcuno piace caldo - Some like it hot

Video - A qualcuno piace caldo - Some like it hot

Titolo originale: Some like it hot
Regia: Billy Wilder
Commedia musicale USA - 1959
Personaggi:
Marilyn Monroe: Sugar "Kane" Kowalczyk (italiano: Zucchero "Candito" Kandinsky )
Jack Lemmon: Jerry / Daphne
Tony Curtis: Joe / Josephine / Junior
George Raft: "Ghette" Colombo
Joe E. Brown: Osgood Fielding III
George E. Stone: Charlie Stecchino
Pat O'Brien: Detective Mulligan
Joan Shawlee: Sweet Sues (italiano: Susy)
Billy Gray: Sig. Poliakoff
Dave Barry: Beinstock
Nehemiah Persoff: Piccolo Bonaparte

Locandina del film

Dopo l'accoglienza piuttosto algida con cui la critica statunitense accolse il "Il Principe e la Ballerina", unica esperienza artistica europea di Marilyn nella duplice veste di protagonista e produttrice, l'attrice si prese la rivincita girando "A qualcuno piace caldo" (Some like it hot), un successo internazionale strepitoso, un capolavoro assoluto della comicità e della commedia e probabilmente uno dei dieci film più belli dell'intero panorama cinematografico mondiale.

Tony Curtis e Jack Lemmon

Gag esilaranti, un'oscillazione perfettamente dosata dei tempi e dei ritmi, alla regia un vero maestro della commedia americana, una colonna sonora indovinata e accattivante, battute ironiche, argute, spassosissime, attori straordinari e in gran forma, Jack Lemmon è strepitoso e Tony Curtis e Joe E. Brown gli offrono ottime spalle, permettendogli un'interpretazione eccezionale. La Monroe spumeggiante e bellissima, dimostra ancora una volta una vena comica irresistibile e, a dispetto di tutte le critiche, un talento artistico notevole, la sua Zucchero è un misto di fresca ingenuità e dolce malizia, che la fanno passare attraverso situazioni sottilmente speziate con spensieratezza e senza troppe inibizioni.
E se il film si conclude con la celeberrima frase "Nessuno è perfetto", c'è da dire che di perfetto c'è almeno il film.

A Chicago sul finire dei Roaring Twenties, in pieno periodo "proibizionista", due musicisti squattrinati, Joe e Jerry (Tony Curtis e Jack Lemmon), amici per la pelle, assistono per caso alla strage di San Valentino, il 14 febbraio 1929.
Sorpresi dai gangster vengono inseguiti e scampati per miracolo si rendono conto, che l'unica soluzione per portar a casa la pelle è dileguarsi. Si travestono da donna e accettano una scrittura in un'orchestra femminile di jazz in partenza per la Florida.
Trasformati in Josephine e Daphne si ritrovano così in mezzo a una decina di belle ragazze, combattuti fra il desiderio di approfittare della situazione e la paura di rivelarsi come uomini ed essere acciuffati dai gangster; in particolare socializzano con la cantante solista, la splendida Zucchero (Marilyn Monroe).
In Florida Daphne attrae le attenzioni di un attempato multimilionario e Josephine con rapidi cambi d'abito architetta romantici tète a tète con Zucchero, sullo yacht dello spasimante di Daphne, spacciandosi per un super milionario affetto da impotenza.
Il piano di seduzione funziona, ma all'improvviso nel loro stesso albergo arrivano i gangster del massacro per una riunione di clan, e i due amici saranno nuovamente costretti a scappare.

Marilyn Monroe
Jack Lemmon e Tony Curtis

Girato in bianco e nero, a causa del pesante trucco dei due attori travestiti da donna, che col colore sarebbero apparsi verdastri, a Coronado nei pressi di San Diego e non in Florida, "A qualcuno piace caldo" è forse la commedia più celebre di Billy Wilder, regista con cui Marilyn aveva già lavorato in passato e con cui, nonostante i dissapori che andavano sempre formandosi sul set, aveva un'intesa artistica che permetteva loro di arrivare a filmare scene da antologia, che sarebbero diventate vere icone del cinema, come quella in cui Marilyn appare la prima volta nel film, alla stazione quando uno sbuffo di vapore del treno le fa affrettare il passo e grazie alla sua camminata tipica e inimitabile, ne esce una sequenza formidabile, oppure quella celebre dell'abito bianco che si alza a causa dell'aria che esce da una grata nel marciapiede in "Quando la moglie è in vacanza".

Sebbene "A qualcuno piace caldo" possa sembrare basato su elementi stracollaudati dalla commedia: il travestitismo, la doppia identità, l'equivoco, e la narrazione scivoli senza destar sospetti, un processo di analisi più approfondito rivela aspetti psico-sociologici, che ne fanno la grandezza e la modernità e che all'epoca fecero alzare la voce dello scandalo.
Wilder con innocenza e ironia utilizzando l'espediente del travestitismo, intorno al cui cardine ruota l'intera commedia, racconta eventi al limite dell'ambiguità: per esempio quando Jerry, ormai perfettamente immedesimato nei panni di Daphne, si trova a faccia a faccia con un lato di sè che fino ad allora aveva ignorato, accettando senza fastidio la corte serratissima del milionario, che a sua volta non trova il minimo sgomento ad essere innamorato di un uomo.

Marilyn Monroe
Jack Lemmon, Tony Curtis e Marilyn Monroe

L'accento comico infatti non si pone tanto sulla goffaggine dei due amici che si improvvisano donne, Josephine e Daphne (nome che all'inizio doveva essere Geraldine, femminile di Jerry, così come Josephine lo è di Joe, ma che diventa Daphne dopo una precisa scelta!), ma sugli effetti che nascono dagli equivoci e dai paradossi che scaturiscono dal sovrapporsi dei doppi ruoli, che creano situazioni infuse di sottile malizia, vissute con una leggerezza spiazzante.
Anche la finezza della scelta degli strumenti musicali va con elegante sottigliezza a connotare i due protagonisti: il sensibile Jerry, che finisce per identificarsi così bene in Daphne, suona il contrabbasso strumento dalle linee sinuose, quasi femminili, mentre Joe, marpione scafato, suona il sax strumento associabile all'elemento maschile, concetto questo che viene più volte sottolineato da Zucchero, che dichiara di innamorarsi perdutamente del saxofonista delle orchestre in cui si esibisce.

Per Marilyn fu il vertice del successo, con risultati al botteghino altissimi e la consacrazione a stella di prima grandezza. Il film vinse, tra l'altro, un Oscar per i migliori costumi e tre Golden Globe, tra cui quello per il miglior attore in un film commedia o musicale a Jack Lemmon, che per la sua interpretazione ricevette anche un Premio BAFTA.
Tony Curtis a proposito della famosa scena dello yacht con Marilyn, sentenziò che dopo 47 volte, tanti erano stati i ciak necessari per ottenere una scena perfetta, fu come baciare Hitler. In seguito l'attore ritrattò, smentendo, forse rendendosi conto che Marilyn in cura per disintossicarsi dall'alcool e prendendo diversi psico-farmaci, aveva la bocca piagata dalle reazioni allergiche dei farmaci, e baciare, anche solo per finzione, doveva procurarle un fastidio tremendo.

Jack Lemmon, Tony Curtis e Marilyn Monroe
Jack Lemmon e Joe E. Brown

Il copione di "A qualcuno piace caldo" fu scritto da Wilder in collaborazione con I. A. L. Diamond, adattando la storia originale di Robert Thoeren e Michael Logan e inserendo un fatto di cronaca realmente avvenuto (la strage di San Valentino) opportunamente rielaborato secondo i canoni della farsa; il soggetto è stato poi ripreso nel 2004 dal film "Connie e Carla" del regista Michael Lembeck: in questa pellicola sono protagoniste due ragazze che, dopo aver assistito ad una sparatoria, per sfuggire si camuffano da drag queen e si fanno assumere in un locale per travestiti.

Collegamenti esterni


Tony Curtis - http://www.tonycurtis.com/ -

Filmografia