A qualcuno piace caldo - Some like it hot
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Titolo originale: Some like it hot |
Dopo l'accoglienza piuttosto algida con cui la critica statunitense accolse il "Il Principe e la Ballerina", unica esperienza artistica europea di Marilyn nella duplice veste di protagonista e produttrice, l'attrice si prese la rivincita girando "A qualcuno piace caldo" (Some like it hot), un successo internazionale strepitoso, un capolavoro assoluto della comicità e della commedia e probabilmente uno dei dieci film più belli dell'intero panorama cinematografico mondiale. |
Gag esilaranti, un'oscillazione perfettamente dosata dei tempi e dei ritmi, alla regia un vero maestro della commedia americana, una colonna sonora indovinata e accattivante, battute ironiche, argute, spassosissime, attori straordinari e in gran forma, Jack Lemmon è strepitoso e Tony Curtis e Joe E. Brown gli offrono ottime spalle, permettendogli un'interpretazione eccezionale. La Monroe spumeggiante e bellissima, dimostra ancora una volta una vena comica irresistibile e, a dispetto di tutte le critiche, un talento artistico notevole, la sua Zucchero è un misto di fresca ingenuità e dolce malizia, che la fanno passare attraverso situazioni sottilmente speziate con spensieratezza e senza troppe inibizioni. |
A Chicago sul finire dei Roaring Twenties, in pieno periodo "proibizionista", due musicisti squattrinati, Joe e Jerry (Tony Curtis e Jack Lemmon), amici per la pelle, assistono per caso alla strage di San Valentino, il 14 febbraio 1929. |
Girato in bianco e nero, a causa del pesante trucco dei due attori travestiti da donna, che col colore sarebbero apparsi verdastri, a Coronado nei pressi di San Diego e non in Florida, "A qualcuno piace caldo" è forse la commedia più celebre di Billy Wilder, regista con cui Marilyn aveva già lavorato in passato e con cui, nonostante i dissapori che andavano sempre formandosi sul set, aveva un'intesa artistica che permetteva loro di arrivare a filmare scene da antologia, che sarebbero diventate vere icone del cinema, come quella in cui Marilyn appare la prima volta nel film, alla stazione quando uno sbuffo di vapore del treno le fa affrettare il passo e grazie alla sua camminata tipica e inimitabile, ne esce una sequenza formidabile, oppure quella celebre dell'abito bianco che si alza a causa dell'aria che esce da una grata nel marciapiede in "Quando la moglie è in vacanza". |
Sebbene "A qualcuno piace caldo" possa sembrare basato su elementi stracollaudati dalla commedia: il travestitismo, la doppia identità, l'equivoco, e la narrazione scivoli senza destar sospetti, un processo di analisi più approfondito rivela aspetti psico-sociologici, che ne fanno la grandezza e la modernità e che all'epoca fecero alzare la voce dello scandalo. |
L'accento comico infatti non si pone tanto sulla goffaggine dei due amici che si improvvisano donne, Josephine e Daphne (nome che all'inizio doveva essere Geraldine, femminile di Jerry, così come Josephine lo è di Joe, ma che diventa Daphne dopo una precisa scelta!), ma sugli effetti che nascono dagli equivoci e dai paradossi che scaturiscono dal sovrapporsi dei doppi ruoli, che creano situazioni infuse di sottile malizia, vissute con una leggerezza spiazzante. |
Per Marilyn fu il vertice del successo, con risultati al botteghino altissimi e la consacrazione a stella di prima grandezza. Il film vinse, tra l'altro, un Oscar per i migliori costumi e tre Golden Globe, tra cui quello per il miglior attore in un film commedia o musicale a Jack Lemmon, che per la sua interpretazione ricevette anche un Premio BAFTA. |
Il copione di "A qualcuno piace caldo" fu scritto da Wilder in collaborazione con I. A. L. Diamond, adattando la storia originale di Robert Thoeren e Michael Logan e inserendo un fatto di cronaca realmente avvenuto (la strage di San Valentino) opportunamente rielaborato secondo i canoni della farsa; il soggetto è stato poi ripreso nel 2004 dal film "Connie e Carla" del regista Michael Lembeck: in questa pellicola sono protagoniste due ragazze che, dopo aver assistito ad una sparatoria, per sfuggire si camuffano da drag queen e si fanno assumere in un locale per travestiti. |
Collegamenti esterniTony Curtis - http://www.tonycurtis.com/ - |
Filmografia |